giovedì 26 aprile 2018

(Gv 14,1-6) Io sono la via, la verità e la vita.



VANGELO DI VENERDì 27 APRILE 2018
(Gv 14,1-6) Io sono la via, la verità e la vita.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
Parola del Signore.

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni o Santo Spirito, e portami alla Via che conduce alla Verità. Fammi essere nel cuore di Cristo, dove non farò domande e non ci sarà bisogno di parole.

"Non sia turbato il vostro cuore!" Facile a dirsi amore mio, turbato dalla paura di vederti soffrire, di vederti oltraggiato... I discepoli chiedevano sempre qualcosa che non riuscivano a comprendere e facevano bene a parlarne con Te, perchè solo Tu puoi rispondere la verità, ma per alcune cose, nessuno è mai pronto. Io ti chiedo solo un dono: dammi la fede, perchè la mia non basta mai, perchè non riesco a lasciarmi andare, a farmi trasportare da Te. Tu ci spingi a lasciare tutto ed a sentirci partecipi di questo grande progetto che è il progetto di Dio per noi, su di noi, con noi. Quanto vorrei Signore mio, saper volare con te, oltre la terra, oltre la mia piccola mente umana, ma non lo so fare, resto aggrappata a mille pesi, a tanta zavorra che mi trattiene, e ti chiedo con tutto il cuore, tu che puoi, rendimi libera! Io credo che Tu hai parole vere, che sei venuto fin sulla terra, fin nella tua santa umanità, per insegnarci a vivere di Te, per insegnarci a morire a noi stessi e alle nostre identità terrene. Noi così convinti che per essere qualcuno dobbiamo avere un nome, essere unici, e cerchiamo ogni giorno di affermare noi stessi. Noi che probabilmente sbagliamo sempre tutto, perchè penso a quando cambiasti il nome di Simone in Cefa (pietra) gli indicasti la sua missione, la prima pietra della tua Chiesa, che ti riconobbe come "il Cristo, il figlio del Dio vivente" non per opera della carne, ma dello Spirito. Chi vede Te vede il Padre ed io Credo che sia così per questo invoco il tuo aiuto, ti prego di non lasciarmi mai sola nella tentazione di seguire il mondo, ma di stringere forte la mia mano nella tua e di condurmi passo passo, verso casa, perchè so che i miei passi non potrebbero avere una guida migliore .
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COMMENTO DAL MESSALINO DE LA CHIESA.IT
Il termine “Dio” può sembrare freddo ed evocare la distanza. L’appellativo di “Padre” è pieno di affetto e di tenerezza: è il termine proprio della Rivelazione. Si può essere intimoriti da Dio perché la sua santità è un rimprovero al nostro essere profani. Come siamo sensibili invece al nome di “Padre”! I popoli chiamano la loro terra “patria”. Ciò sottintende una protezione, un conforto ed implica amore. Ci sentiremmo a casa nostra nella casa del Padre, ci sentiremmo a nostro agio, rassicurati. Questa è l’opera fantastica dell’amore: trasformare una casa nella propria casa e un servo in un figlio. Tommaso chiede: “Come possiamo conoscere la via?”. Cristo risponde: “Io sono la via”. Cristo definisce così il suo ruolo, e noi apprendiamo che Cristo non viene per se stesso, ma per noi. La sua casa è la nostra casa, suo Padre è nostro Padre. Come è semplice e quasi infantile la dottrina del cristianesimo! Noi non camminiamo da soli, non camminiamo senza guida. Cristo ha due mani: l’una per indicarci la via, l’altra per sostenerci lungo la via. È tutto ciò di cui ha bisogno il pellegrino: la Via, la Verità e la Vita.

6 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI VENERDì 27 APRILE 2018
    Liturgic day: Friday 4th of Easter

    Gospel text (Jn 14,1-6): Jesus said to his disciples, «Do not be troubled; trust in God and trust in me. In my Father's house there are many rooms. Otherwise I would not have told you that I go to prepare a place for you. After I have gone and prepared a place for you, I shall come again and take you to me, so that where I am, you also may be. Yet you know the way where I am going». Thomas said to him, «Lord, we don't know where you are going; how can we know the way?». Jesus said, «I am the way, the truth and the life; no one comes to the Father but through me».

    MY REFLECTION
    PRAYER
    Come Holy Spirit, and bring me to the Path to the Truth. Let me be in the heart of Christ, where I will not do questions and there will be no need for words.

    "It's not your heart be troubled!" Easy to say my love, troubled by the fear of seeing you suffer, outraged to see you ...
    The disciples were always asking something that they could not understand, and did well to talk about it with you, because only you can answer the truth, but for some things, no one is ever ready. I ask you only one gift: give me faith, because mine is never enough, because I can not let go, to let me carry on You.
    You push us to leave everything and to feel part of this great project that is God's plan for us, on us, with us.
    How I wish my Lord, to know how to fly with you, beyond the earth, beyond my little human mind, but can not do it, the rest clinging to a thousand weights, a lot of ballast that holds me back, and I ask you with all my heart, you who you can, make me free!
    I believe that thou hast the words true, that you came all the earth, right in your sacred humanity, to teach us to live with you, to teach us to die to ourselves and our earthly identity.
    . We are so convinced that someone must have to be a name to be unique, and try every day to assert ourselves.
    We probably all always wrong, because when I think of the name of Simon cambiasti in Cephas (stone) the indicasti its mission, the foundation stone of your church, that you recognized it as "the Christ, the Son of the living God" not to work of the flesh, but the Spirit.
    Who sees You see Father, and I think that this is so for this I ask your help, please do not ever leave me alone in the temptation to follow the world, but to forge strong my hand in yours and take me step by step, toward home because I know that my feet could not have a better guide

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    1. REFLECTION FROM THE MESSALINO OF "LA CHIESA.IT"

      The term "God" may seem cold and evoke distance. The name of "Father" is full of affection and tenderness: it is the proper term of Revelation. One can be intimidated by God because his holiness is a reproach to our profane being. How we are sensitive instead to the name of "Father"! People call their land "homeland". This implies a protection, a comfort and implies love. We would feel at home in the Father's house, we would feel at ease, reassured. This is the fantastic work of love: transforming a home into one's home and a servant into a child.
      Thomas asks: "How can we know the way?". Christ replies: "I am the way". Thus Christ defines his role, and we learn that Christ does not come for himself, but for us. His house is our home, his Father is our Father. How simple and almost childlike is the doctrine of Christianity! We do not walk alone, we do not walk without guidance. Christ has two hands: one to show us the way, the other to support us along the way. It is all that the pilgrim needs: the Way, the Truth and the Life.

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  2. VERSIONE IN SPAGNOLO DI VENERDì 27 APRILLE 2018
    Día litúrgico: Viernes IV de Pascua

    Texto del Evangelio (Jn 14,1-6): En aquel tiempo, Jesús dijo a sus discípulos: «No se turbe vuestro corazón. Creéis en Dios: creed también en mí. En la casa de mi Padre hay muchas mansiones; si no, os lo habría dicho; porque voy a prepararos un lugar. Y cuando haya ido y os haya preparado un lugar, volveré y os tomaré conmigo, para que donde esté yo estéis también vosotros. Y adonde yo voy sabéis el camino». Le dice Tomás: «Señor, no sabemos a dónde vas, ¿cómo podemos saber el camino?». Le dice Jesús: «Yo soy el Camino, la Verdad y la Vida. Nadie va al Padre sino por mí».
    MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN
    Ven, Espíritu Santo, y me traen al Camino a la Verdad. Voy a ser en el corazón de Cristo, en la que no haré preguntas y no habrá necesidad de palabras.

    “No se turbe vuestro corazón!” Fácil de decir mi amor, turbado por el miedo de ver sufrir, indignado verte …
    Los discípulos siempre estaban pidiendo algo que no podían entender, y lo hicieron bien hablar de ello con usted, porque sólo usted puede contestar la verdad, pero para algunas cosas, nadie está preparado.
    Sólo te pido un regalo: dame la fe, porque la mía no es suficiente, porque no puedo dejar ir, que me deje llevar por usted.
    Usted nos empuja a dejar todo y sentirse parte de este gran proyecto que es el plan de Dios para con nosotros, en nosotros, con nosotros. ¡Cómo me gustaría que mi Señor, para saber cómo volar con usted, más allá de la tierra, más allá de mi pequeña mente humana, pero no puedo hacerlo, el resto se aferra a mil pesos, una gran cantidad de lastre que me detiene, y te pido con todo mi corazón, tú que usted puede, hacer que me libre!
    Yo creo que Tú tienes palabras verdaderas, que vino toda la tierra, a la derecha en su santa humanidad, que nos enseñe a vivir con usted, para enseñarnos a morir a nosotros mismos y nuestra identidad terrenal.
    Estamos tan convencidos de que alguien tiene que ser un nombre que sea único, y tratar todos los días para afirmarnos.
    Probablemente todos siempre se equivoca, porque cuando pienso en el nombre de Simon cambiasti en Cefas (piedra) el indicasti su misión, la primera piedra de su iglesia, que reconoció como “el Cristo, el Hijo del Dios viviente” no obra de la carne, sino del Espíritu.
    ¿Quién ve Ves Padre, y yo creo que esto es así para este les pido su ayuda, por favor no me dejes nunca sola en la tentación de seguir al mundo, sino para forjar una fuerte mi mano en la suya y me lleve paso a paso, hacia el hogar porque sé que mis pies no podían tener una mejor guía.

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    1. REFLEXIÓN DESDE EL MESSALINO DE "LA CHIESA.IT"
      El término "Dios" puede parecer frío y evocar la distancia. El nombre de "Padre" está lleno de afecto y ternura: es el término correcto de Apocalipsis. Uno puede ser intimidado por Dios porque su santidad es un reproche para nuestro ser profano. ¡Cómo somos sensibles en cambio al nombre de "Padre"! La gente llama a su tierra "patria". Esto implica una protección, una comodidad e implica amor. Nos sentiríamos como en casa en la casa del Padre, nos sentiríamos a gusto, tranquilos. Este es el fantástico trabajo del amor: transformar un hogar en su hogar y un sirviente en un niño.
      Thomas pregunta: "¿Cómo podemos saber el camino?". Cristo responde: "Yo soy el camino". Así, Cristo define su papel, y aprendemos que Cristo no viene por sí mismo, sino por nosotros. Su casa es nuestro hogar, su Padre es nuestro Padre. ¡Qué simple y casi infantil es la doctrina del cristianismo! No caminamos solos, no caminamos sin guía. Cristo tiene dos manos: una para mostrarnos el camino, la otra para apoyarnos en el camino. Es todo lo que el peregrino necesita: el Camino, la Verdad y la Vida.

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  3. VERSIONE IN FRANCESE VENERDI 27 APRILE 2018.

    Jour liturgique : Temps de Pâques - 4e Semaine: Vendredi
    Texte de l'Évangile (Jn 14,1-6): «Ne soyez donc pas bouleversés: vous croyez en Dieu, croyez aussi en moi. Dans la maison de mon Père, beaucoup peuvent trouver leur demeure; sinon, est-ce que je vous aurais dit: Je pars vous préparer une place? Quand je serai allé vous la préparer, je reviendrai vous prendre avec moi; et là où je suis, vous y serez aussi. Pour aller où je m'en vais, vous savez le chemin». Thomas lui dit: «Seigneur, nous ne savons même pas où tu vas; comment pourrions-nous savoir le chemin?». Jésus lui répond: «Moi, je suis le Chemin, la Vérité et la Vie; personne ne va vers le Père sans passer par moi».

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE: Viens O Saint Esprit, et porte-moi sur la voie qui mène à la Vérité. Fais-moi être dans le coeur de Christ, où je ne poserais pas de questions et il n'y aura pas besoin de Paroles.

    -" Que votre coeur ne sois pas troublé !" Facile à dire mon amour, troublé par la peur de te voir souffrir de te voir outragé... Les disciples demandaient toujours quelque chose qui ne réussissaient pas à comprendre, et ils faisaient bien d'en parler avec Toi, parce que toi seul peux répondre la vérité, mais pour certaines choses, personne n'est jamais prêt. Je te demande seulement un don: donne-moi la foi, parce que la mienne ne suffit jamais, parce que je ne réussis pas à me laisser aller, à me laisser transporter par Toi. Tu nous pousses à tout laisser et à nous sentir participant de ce grand projet qui est le projet de Dieu pour nous, sur nous, avec nous. Tout ce que je voudrais mon Seigneur, c'est savoir voler avec toi, au-delà de la terre, au-delà de mon petit esprit humain, mais je ne sais pas le faire, je reste saisi à mille chose, il y à beaucoup de poids qui me retient, et je te demande de tout coeur, toi qui le peux, rends-moi libre! Je crois que Tu as la vrai Parole, que tu es venu jusque sur la terre, jusque dans ton humanité sainte, pour nous enseigner à vivre de Toi pour nous enseigner à mourir en nous mêmes et en nos identités terrestres. Nous si convaincus que pour être quelqu'un nous devons avoir un nom, être uniques, et nous cherchons chaque jour à nous affirmer nous mêmes. Nous qui probablement ratons toujours tout, parce que je pense à quand tu changeas le nom de Simone en Cefa, (pierre) tu lui indiqua sa mission, la première pierre de ton Église, qui te reconnut comme "le Christ, le fils du Dieu vivant" pas par l'oeuvre de la chair, mais de l'Esprit. Qui te voit voit le Père et je crois que je cela sois ainsi pour cela j'invoque ton aide, je te prie de ne jamais me laisser seule dans la tentation de suivre le monde, mais serre fort ma main dans la tienne et conduit moi pas à pas, vers ta maison, parce que je sais que mes pas ne pourraient pas avoir un meilleur guide.

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    1. RÉFLEXION DU MESSALINO DE "LA CHIESA.IT"

      Le terme "Dieu" peut sembler froid et évoquer la distance. Le nom de "Père" est plein d'affection et de tendresse: c'est le terme propre de l'Apocalypse. On peut être intimidé par Dieu parce que sa sainteté est un reproche à notre être profane. Comment nous sommes sensibles au lieu du nom de "Père"! Les gens appellent leur terre "patrie". Cela implique une protection, un confort et implique l'amour. Nous nous sentirions chez nous dans la maison du Père, nous nous sentirions à l'aise, rassurés. C'est le travail fantastique de l'amour: transformer une maison en maison et un domestique en enfant. Thomas demande: "Comment pouvons-nous connaître le chemin?". Le Christ répond: "Je suis le chemin". Ainsi, le Christ définit son rôle et nous apprenons que le Christ ne vient pas pour lui-même, mais pour nous. Sa maison est notre maison, son Père est notre Père. Comme la doctrine du christianisme est simple et presque enfantine! Nous ne marchons pas seuls, nous ne marchons pas sans guide. Le Christ a deux mains: l'une pour nous montrer le chemin, l'autre pour nous soutenir le long du chemin. C'est tout ce dont le pèlerin a besoin: le Chemin, la Vérité et la Vie.

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