venerdì 19 gennaio 2018

(Mc 3,20-21) I suoi dicevano: «E' fuori di sé».



VANGELO DI SABATO 20 GENNAIO 2018
(Mc 3,20-21) I suoi dicevano: «E' fuori di sé».

+ Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare.
Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé».

Parola del Signore.

LA MIA RIFLESSIONE
PREGHIERA
Vieni Gesù, portami con te alla luce del tuo Santo Spirito, perché possa vederti come veramente sei, come vuoi che io ti veda ed impari a seguirti attraverso le scritture.
Questo brano, che è qui riportato in solo due versetti, ci parla di un nuovo ostacolo che si presenta a Gesù nel compiere la sua missione.
Era talmente indaffarato ad occuparsi della gente, dei bisognosi che giungevano a Lui da tutte le parti, che non aveva neanche il tempo di mangiare, di occuparsi della sua famiglia d’origine.
Allora i suoi vennero a cercarlo, erano preoccupati e non riuscivano ad entrare dentro casa per quante persone c’erano fuori; tutto quello che Gesù faceva sembrava strano ai loro occhi, perché andava fuori da tutte le regole che che in genere gli uomini adottano per gestire la loro vita.
Le esigenze degli uomini e le esigenze di Dio... e tutto il resto? Gesù è così preso dalla sua missione dal trascurare tutto il resto.
Certo era così assurdo quello che Gesù diceva e faceva, aiutare gli ultimi non conveniva, non rendeva nulla; non era furbo Gesù, chiunque con il suo carisma ed i suoi poteri, avrebbe potuto fare meglio, avrebbe avuto la possibilità di trarne vantaggi economici.... chiunque avrebbe dubitato delle sue facoltà mentali…. ma non coloro per i quali era venuto!
Loro lo cercavano ed erano trascinati dal suo carisma, loro riconoscevano in quest’ uomo il Santo di Dio, perché li guariva veramente nello spirito e nel corpo e lo volevano vedere, toccare, lo acclamavano e lui si donava completamente a loro senza più pensare a se, ne tanto meno alla sua famiglia.
Così ci invita a fare Gesù, per rispondere a Dio, non guardiamoci indietro, non cerchiamo il nostro interesse, anche se non saremo capiti, se saremo giudicati pazzi o stupidi.
Abbiamo degli esempi di santità che ci debbono far pensare; certamente Gesù è troppo elevato come termine di paragone, ma ce ne sono tanti altri, uno di quelli che mi piacciono di più è certamente san Francesco, ma l’elenco è lungo, anche tra quelli la cui santità non è salita alle cronache della chiesa e dei calendari, persone che hanno lasciato una scia di amore e di devozione che come un profumo, ancora riempie l' aria.
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COMMENTO DI:
Rev. D. Antoni CAROL i Hostench
(Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spagna)
Oggi, vediamo che gli stessi parenti di Gesù osano dire di Lui che «E’ fuori di se» (Mc 3, 21). Ancora una volta si compie l’antico proverbio «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua» (Mt 13,57). Non c’è nemmeno bisogno di dire che questo lamento non “macchia” Maria Santissima, perché dal primo all’ ultimo momento –quando Lei si trovava ai piedi della Croce- si sostenne saldamente nella fede e fiducia verso Suo Figlio.
Dunque, e noi? Esaminiamoci! Quante persone vivono accanto a noi, che abbiamo a portata di mano, sono luce per la nostra vita, e noi...? Non è necessario andar lontano: pensiamo al Papa Giovanni Paolo II: quanti lo seguirono, e... allo stesso tempo, quanti lo giudicarono “testardo-antiquato”, geloso del suo “potere”? É possibile che Gesù –duemila anni dopo- resti ancora sulla Croce per la nostra salvezza e che noi, di sotto, continuiamo a dire: «Scendi e crederemo in te» (cf. Mc 15,32)? O viceversa. Se ci sforziamo per configurarci con Cristo, la nostra presenza non risulterà per quelli con cui conviviamo per motivi di parentela, lavoro, ecc. Peggio ancora, a qualcuno ciò risulterà fastidioso, perché sarà per lui un rimorso di coscienza. Ci è già stato garantito!: «Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi» (Gv 15,20). Dietro le loro beffe, vorranno occultare la loro paura; mediante i loro giudizi negativi, faranno una pessima difesa della propria “pigrizia”.
Quante volte accusano noi cattolici di essere “esagerati”? Dobbiamo rispondere che non lo siamo, perché in tema di amore è impossibile esagerare. Però sì, che è vero che siamo “radicali”, perché l’amore è così: “totalizzante”: «o tutto o niente»; «o l’amore uccide l’io o l’io distrugge l’amore».
É questa la ragione per cui il Santo Padre ci parlò di “radicalismo evangelico” e di “non aver paura”: «Nelle questioni del Regno non c’ è tempo per guardare indietro e, meno ancora per lasciarci trasportare dalla pigrizia» (San Giovanni Paolo II).

6 commenti:

  1. VERSIONE IN INGLESE DI SABATO 20 GENNAIO 2018

    Holy Gospel of Jesus Christ according to Saint Mark 3:20-21.
    Jesus came with his disciples into the house. Again the crowd gathered, making it impossible for them even to eat.
    When his relatives heard of this they set out to seize him, for they said, "He is out of his mind."


    MY REFLECTION
    PRAYER
    Come Jesus, take me with you in light of your Holy Spirit, because they can see you as you really are, how you want me to see and learn to follow you through the scriptures.
    This passage, which is shown here in only two verses, tells us about a new obstacle that comes to Jesus in accomplishing its mission.
    He was so busy to take care of the people, the needy who came to him from all sides, which did not even have time to eat, to take care of his family of origin.
    Then his came looking for him, and they were worried they could not get inside the house to how many people were out; all that Jesus did seemed strange in their eyes, because it was outside all the rules that men generally take to manage their lives.
    The needs of people and the needs of God ... and all the rest? Jesus is so taken by its mission by neglecting everything else.
    Sure it was so absurd what Jesus said and did, helping the last did not suit, did not do anything; Jesus was not clever, everyone with his charisma and his powers, he could have done better, he would have the opportunity to benefit economically .... anyone would doubt his right mind .... but not those for whom he had come!
    They were looking for him and they were dragged by his charisma, they recognized in this man the Holy One of God, because they really healed in spirit and body and wanted to see, touch, cheering, and he gave himself completely to them no longer think of mistakes, nevertheless his family.
    So they invite us to Jesus, to respond to God, do not let us look back, do not let our interest, even if we will not be understood, if we will be judged insane or stupid.
    We have examples of holiness that we must suggest; Jesus certainly is too high as a comparison, but there are many others, one of the ones I like the most is certainly St. Francis, but the list is long, even among those whose holiness is not up to the news of the church and calendars, people who have left a trail of love and devotion as a perfume, still fills the air.

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    1. COMMENT OFF:
      Fr. Antoni CAROL i Hostench
      (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Spain)

      Today, we see how Jesus' own relatives react «He is out of his mind» (Mk 3:21). Once again, the old proverb «only in his hometown and in his own house is a prophet without honor» (Mt 13:57), is seen to be true. It is unnecessary to say this complaint does not “taint” the Blessed Virgin Mary, because from the beginning to the last moment —when she was at the foot of the Cross— she always kept her unmovable faith and trust towards her Son.
      But, what about us? Let us consider! How many, amongst our neighbors, or those closer to us, can we say light up our lives..., and what about us...? We do not have to go far: let us consider the Holy Father John Paul II: how many people followed him, and..., how many did not hesitate to accuse him of being an “stubborn old person”, jealous of his “power”? Is it possible that after two thousand years we still keep Jesus crucified on the cross for our salvation while we onlookers continually say «come down from the Cross so we may see and believe» (cf. Mk 15:32)?
      Let us look at it another way! If we valiantly identify ourselves with Christ, our presence will not be neutral for those interacting with us for reasons of kinship, work, etc. What is more, for some, our presence will be a pain in the neck, because we shall be like a reminder for their conscience. We can be certain: «If they persecuted Me they will persecute you...» (Jn 15:20). With their mockery they will try to conceal their fears; with their disqualifications they will perform a poor defense of their “laziness”.
      How many times we Catholics are being accused of “exaggerating”? We have to reply we are not. For it is impossible to exaggerate in matters of love. Instead, it is quite true we are “radical”, because love is just so “absorbent”: «it has to be either all or nothing»; «or love kills the I or the I kills love».
      This is why the Holy Father spoke of “evangelic radicalism” and of “not being afraid”: «In the cause of the Kingdom we have no time to look backwards, and much less to let ourselves be carried away by laziness» (saint John Paul II).

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  2. VERSIONE IN FRANCESE DI SABATO 20 GENNAIO 2018.

    Jour liturgique : Temps ordinaire - 2e Semaine: Samedi

    Texte de l'Évangile (Mc 3,20-21): Jésus entre dans une maison, où de nouveau la foule se rassemble, si bien qu'il n'était pas possible de manger. Sa famille, l'apprenant, vint pour se saisir de lui, car ils affirmaient: «Il a perdu la tête».

    REFLEXION DE LELLA

    PRIERE: Viens Jésus, me porter avec toi à la lumière de ton Saint Esprit, pour que je puisse te voir comme vraiment tu es, comme tu veux que je te voie et apprends moi à te suivre à travers les écritures.

    - Ce passage, qui est reporté ici en seulement deux versets, nous parle d'un nouvel obstacle qui se présente à Jésus pour accomplir sa mission. Il était tellement affairé à s'occuper des gens, des indigents qui se joignaient à Lui de tous les côtés, qu'il n'avait pas le temps non plus de manger, de s'occuper de sa famille d'origine. Alors les siens vinrent le chercher, ils étaient préoccupés et ils ne réussissaient pas à entrer dans la maison à cause des gens qui étaient dehors; tout ce qu'il faisait semblait étrange à leurs yeux, parce qu'il allait en dehors de toutes les règles qu'ils adoptent pour gérer leur vie d'une façon générale. Les exigences des hommes et les exigences de Dieu.... et tout le reste? Jésus est si pris si par sa mission qu'il du négliger tout le reste. Bien sûr, c'était tellement absurde ce que Jésus a dit et fait, aider les dernière ne leur convenait pas, cela ne rendait rien; Jésus n'était pas fourbe, tout le monde avec son charisme et ses pouvoirs, aurait pu faire mieux, il aurait la possibilité de tirez des bénéfices économiques .... quelqu'un pourrait douter de son bon sens .... mais pas ceux pour lesquels il était venu! Eux le cherchaient et ils étaient entraînés par son charisme, ils reconnaissaient en cet homme le Saint de Dieu, parce qu'il les guérissait vraiment dans l'esprit et dans le corps et ils voulaient le voir, le toucher, l'acclamaient et il se donnait complètement à eux sans plus penser à soi, et non plus à sa famille. Il nous invite ainsi à faire Jésus, pour répondre à Dieu, ne regardons pas en arrière, ne cherchons pas notre intérêt, même si nous ne serons pas compris, ou si nous sommes jugés comme fous ou stupides. Nous avons des exemples de sainteté qui doive faire penser; Jésus est certes trop élevé comme terme de comparaison, mais il y en a beaucoup d'autres, un de ceux-là qui me plaisent est plus certainement Saint François, mais la liste est trop longue, entre ceux-là aussi pour lesquels la sainteté n'est pas montée aux chroniques de l'église et des calendriers, des gens qui ont laissé une traînée d'amour et de dévotion comme un parfum, qui remplis encore l'air.
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    1. Commentaire de l'Abbé Antoni CAROL i Hostench
      (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, Espagne)

      Aujourd'hui, nous voyons que les propres parents de Jésus osent lui dire qu'Il a «perdu la tête» (Mc 3,21). Une fois de plus, le proverbe «Un prophète n'est sans honneur que dans sa patrie et dans sa maison» (Mt 13,57) («Nul n'est prophète en son pays») s'avère vrai. Il est évident que ces commentaires n'éclaboussent pas la très Sainte Marie, car depuis le premier et jusqu'au dernier moment, au pied de la croix, elle a gardé solidement et fermement sa foi et sa confiance en son Fils. Et nous alors? Faisons un examen! Combien de personnes qui vivent à nos cotés, de notre entourage, sont une lumière dans nos vies,… et nous? Il ne faut pas aller très loin pour trouver: pensons au pape Jean-Paul II, combien de gens l'on suivi?, et... en même temps combien l'ont considéré comme un "têtu démodé", jaloux par son "pouvoir"? Serait-il possible que Jésus, deux mille ans après, continue à être cloué sur la croix pour notre salut, et que nous, en bas, nous continuions toujours à crier «descends maintenant de la croix, afin que nous voyions et que nous croyions» (cf. Mc 15,32)? Ou au contraire. Si nous nous efforçons de nous configurer au Christ, notre présence ne sera pas inutile vis-à-vis de ceux qui sont à nos côtés soit par lien de parenté soit à cause du travail, etc. De plus, elle sera peut-être gênante pour certains car nous serons un rappel de leur conscience. C'est garanti! «S'ils m'ont persécuté, ils vous persécuteront» (Jn 15,20). Par leurs moqueries ils cacheront leur peur, par leur désintéressement ils défendront mal leur oisiveté. Combien de fois les gens nous accusent, nous les catholiques, d'exagérer? Nous devons leur répondre que nous n'exagérons pas du tout, car quand il est question d'amour, il est impossible d'exagérer. Mais il est vrai que nous sommes des "radicaux" car l'amour est comme ça: «ou tout ou rien», «ou l'amour tue le moi ou le moi tue l'amour». C'est pour cela que le Saint Père nous a parlé du "radicalisme évangélique" et nous a dit "n'ayez pas peur": «Dans la cause du Royaume, il n'y a pas de temps pour regarder en arrière, et encore moins pour s'abandonner à la paresse» (Saint Jean-Paul II).

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  3. VERSIONE IN SPAGNOLO DI SABATO 20 GENNAIO 2018

    Evangelio según San Marcos 3,20-21.
    Jesús regresó a la casa, y de nuevo se juntó tanta gente que ni siquiera podían comer.
    Cuando sus parientes se enteraron, salieron para llevárselo, porque decían: "Es un exaltado".

    MI REFLEXIÓN
    ORACIÓN
    Ven Jesús, llévame contigo a la luz de tu Espíritu Santo, ya que pueden ver ustedes como realmente eres, ¿cómo quieres que me veo y aprendo a seguir a través de las Escrituras.
    Esta narracion, que se muestra aquí en sólo dos versículos, nos habla de un nuevo obstáculo que viene a Jesús en el cumplimiento de su misión. Estaba tan ocupado para cuidar de las personas, a los necesitados que acudían a él de todas partes, que ni siquiera tienen tiempo para comer, para cuidar de su familia de origen.
    Entonces su vinieron a buscarlo, y estaban preocupados que no podían entrar en la casa a cuántas personas estaban fuera; todo lo que Jesús hacía parecía extraño en sus ojos, porque estaba fuera de todas las reglas que los hombres generalmente toman para manejar sus vidas.
    Las necesidades de las personas y las necesidades de Dios ... y todo lo demás? Jesús está tan impresionado por su misión al descuidar todo lo demás.
    Claro que era tan absurdo lo que Jesús dijo e hizo, ayudando a la última no conviene, no hacer nada; Jesús no era inteligente, todos con su carisma y sus poderes, él podría haber hecho mejor, tendría la oportunidad de beneficiarse económicamente .... nadie dudaría de su sano juicio .... pero no aquellos por los que habían venido!
    Buscaban a él y fueron arrastrados por su carisma, reconocieron en este hombre, el Santo de Dios, porque realmente curados en espíritu y cuerpo y querían ver, tocar, animando, y se entregaba por completo a ellos ya no pensar en errores, sin embargo su familia.
    Así que nos invitan a Jesús, para responder a Dios, no vamos a mirar hacia atrás, no deje que nuestro interés, incluso si no se entenderá, si seremos juzgados loco o estúpido.
    Tenemos ejemplos de santidad que debemos sugerir; Jesús ciertamente es demasiado alto como una comparación, pero hay muchos otros, uno de los que más me gusta es sin duda San Francisco, pero la lista es larga, incluso entre aquellos cuya santidad no está a la noticia de la iglesia y calendarios, personas que han dejado un rastro de amor y devoción como un perfume, todavía llena el aire.

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    1. COMENTARIO DE:
      Rev. D. Antoni CAROL i Hostench
      (Sant Cugat del Vallès, Barcelona, España)

      Hoy vemos cómo los propios de la parentela de Jesús se atreven a decir de Él que «está fuera de sí» (Mc 3,21). Una vez más, se cumple el antiguo proverbio de que «un profeta sólo en su patria y en su casa carece de prestigio» (Mt 13,57). Ni que decir tiene que esta lamentación no “salpica” a María Santísima, porque desde el primero hasta el último momento —cuando ella se encontraba al pie de la Cruz— se mantuvo sólidamente firme en la fe y confianza hacia su Hijo.
      Ahora bien, ¿y nosotros? ¡Hagamos examen! ¿Cuántas personas que viven a nuestro lado, que las tenemos a nuestro alcance, son luz para nuestras vidas, y nosotros...? No nos es necesario ir muy lejos: pensemos en el Papa San Juan Pablo II: ¿cuánta gente le siguió, y... al mismo tiempo, cuántos le interpretaban como un “tozudo-anticuado”, celoso de su “poder”? ¿Es posible que Jesús —dos mil años después— todavía siga en la Cruz por nuestra salvación, y que nosotros, desde abajo, continuemos diciéndole «baja y creeremos en ti» (cf. Mc 15,32)?
      O a la inversa. Si nos esforzamos por configurarnos con Cristo, nuestra presencia no resultará neutra para quienes interaccionan con nosotros por motivos de parentesco, trabajo, etc. Es más, a algunos les resultará molesta, porque les seremos un reclamo de conciencia. ¡Bien garantizado lo tenemos!: «Si a mí me han perseguido, también os perseguirán a vosotros» (Jn 15,20). Mediante sus burlas esconderán su miedo; mediante sus descalificaciones harán una mala defensa de su “poltronería”.
      ¿Cuántas veces nos tachan a los católicos de ser “exagerados”? Les hemos de responder que no lo somos, porque en cuestiones de amor es imposible exagerar. Pero sí que es verdad que somos “radicales”, porque el amor es así de “totalizante”: «o todo, o nada»; «o el amor mata al yo, o el yo mata al amor».
      Es por esto que san Juan Pablo II nos habló de “radicalismo evangélico” y de “no tener miedo”: «En la causa del Reino no hay tiempo para mirar atrás, y menos para dejarse llevar por la pereza».

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